Il discorso del Console Onorario Stefano Barlacchi durante la Festa dell’Indipendenza
Il discorso del Console Onorario Stefano Barlacchi durante la Festa dell’Indipendenza

Il discorso del Console Onorario Stefano Barlacchi durante la Festa dell’Indipendenza

Di sotto pubblichiamo il discorso del Console Onorario della Repubblica di Polonia in Firenze Stefano Barlacchi durante la Festa dell’Indipendenza svolta al Teatro Niccolini l’11.11.2023 a Firenze.

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Saluto del Console Stefano Barlacchi

Prima di iniziare questa splendida serata ci alziamo in piedi per osservare insieme 1 minuto di silenzio in memoria delle vittime delle alluvioni di questi giorni e di fratellanza per i loro congiunti. Grazie

11.11 – Festa dell’Indipendenza

L’11 novembre la Polonia festeggia la propria indipendenza ottenuta nel 1918;

è il giorno in cui la Polonia commemora l’anniversario della Seconda Repubblica di Polonia, 123 anni dopo aver subito la terza spartizione del 1795 da parte di Russia, Prussia e Austria, dopo cioè 123 anni di assenza dalla mappa dell’Europa.

Protagonista di questo evento ed ancora oggi celebrato durante questa ricorrenza fu il Generale polacco Józef Piłsudski, il quale in qualità di Comandante in Capo dell’Esercito polacco, il giorno 16 Novembre 1918 notificò ai Governi ed alle Nazioni degli Stati belligeranti e neutrali l’esistenza di uno Stato Polacco indipendente, che comprende tutte le terre della Polonia unita; Stato Polacco istituito per volontà dell’intera nazione e basato su fondamenta democratiche.

Durante tutto il XIX secolo, i polacchi lottarono per riconquistare la loro indipendenza prendendo le armi contro le sovraccitate potenze spartitrici (Russia, Prussia e Austria), ma soprattutto perseverando nello sviluppo dei propri territori, coltivando le tradizioni nazionali e sviluppando le arti e il pensiero politico. Fu quindi la cultura polacca nel suo insieme, incarnata nella lingua e nella creatività artistica, che si rivelò decisiva per il mantenimento dell’identità nazionale.

La cultura artistica funse anche da arma politica – Ignacy Jan Paderewski, eminente compositore e pianista, grande interprete delle opere di Fryderyk Chopin, grazie alla sua popolarità e al suo carisma, era in grado di plasmare l’opinione pubblica e aveva accesso ai più importanti organi decisionali del mondo occidentale. L’ottenimento del Corridoio di Danzica, ad esempio, fu dovuto, in gran parte, alle sue grandi capacità ed alla sua sensibilità di diplomatico e di politico.

Capacità che gli permisero di passare abilmente dal mondo della cultura a quello della politica, diventando Presidente del Consiglio dei Ministri della rinata Repubblica di Polonia nel 1919. Ricordiamo che i due protagonisti della scena politica di questo periodo furono Józef Piłsudski, il primo capo dello stato rinato, e Roman Dmowski, il capo della delegazione polacca alla Conferenza di Pace di Parigi. Queste importanti personalità seppur da opposte sponde di appartenenza politica furono determinanti per l’ottenimento dell’indipendenza e la creazione di uno Stato democratico.

Va anche detto che la Polonia indipendente rinata nel novembre 1918 fu uno dei primi paesi al mondo in cui le donne ottennero il diritto di voto. Nelle elezioni politiche del gennaio 1919, infatti, otto donne furono elette parlamentari.

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A Firenze non si può non menzionare il contributo dato dagli artisti polacchi in esilio, quali autorevoli rappresentanti dei legami socioculturali con l’Italia, come Adam Mickiewicz, poeta romantico ottocentesco, e Michał Kleofas Ogiński, autore della famosa polonaise “Addio alla Patria”, che si stabilì qui e che eterno riposo trovò nella Basilica di Santa Croce.

Il giorno dell’indipendenza nazionale della Polonia, dunque, riunisce in sé l’intera storia di una patria e di una Nazione. Forti della riconquistata indipendenza (nel 1918), i polacchi furono capaci di resistere agli occupanti durante la Seconda guerra mondiale e successivamente al regime comunista sovietico. Basti ricordare la fondazione di SOLIDARNOŚĆ nel 1980 e la sua vittoria elettorale nel giugno 1989 (avvenuta nello stesso anno della caduta del muro di Berlino) che consentirono una fine incruenta della guerra fredda ed il ritorno della Polonia all’Europa unita. Ed è appunto dal 1989 che l’11 novembre si celebra nuovamente la Giornata dell’Indipendenza, con orgoglio e con lo sguardo rivolto al Continente Antico.

(FONTE: ISTITUTO DI CULTURA POLACCA DI ROMA – LUKASZ PAPROTNY)

Celebriamo dunque oggi in questo Teatro, che ha origini seicentesche e che prima dell’ultimo imponente restauro del 2016 ha ospitato artisti di fama internazionale, questa importante Festa Nazionale nel suo 105° Anniversario in presenza di S. E. l’Ambasciatore di Polonia in Roma ANNA MARIA ANDERS.

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L’Ambasciatore Anders è accompagnato eccezionalmente dal Sindaco della città polacca di Przemysl Wojciech Bakun.
La città di Przemysl, considerata la seconda città più antica di Polonia, già nota alle cronache dall’anno 1000 alla Seconda guerra mondiale per la sua posizione strategica di confine, ha visto transitare negli ultimi 20 mesi oltre 3 milioni di profughi ucraini che hanno trovato accoglienza in Polonia senza soluzione di continuità, grazie al grande spirito umanitario di fratellanza della popolazione polacca che ha collaborato con le Istituzioni per sostenere incondizionatamente la popolazione in fuga dall’aggressione russa.
A questo proposito porgiamo i nostri saluti ai rappresentanti della Comunità Ucraina presenti in sala ed in particolare alla Responsabile dell’Ufficio Consolare Dott.ssa Oxana Polataitchouk ed all’Avvocatessa Yuliya Muts Presidente dell’Associazione ITALIA – UKRAINA “LILEA”.

Stamattina in Palazzo Vecchio, nel Salone dei 500 la città di Przemysl rappresentata dal Sindaco Bakun ha ricevuto, in occasione del 40° anniversario dell’Istituto SCUDI DI SAN MARTINO LO SCUDO D’ARGENTO per il grande contributo umanitario di accoglienza e fratellanza verso la popolazione ucraina. Per questo importante riconoscimento ringraziamo il suo Presidente Commendatore Roberto Lupi ed il Professore Guido Vannini di UNIFI per aver fattivamente collaborato all’iniziativa.

Saluto affettuosamente la collega Console di Polonia Cristina Gorajski per aver accettato l’invito a partecipare a questa celebrazione giungendo fulminea dalla sua Ancona audacemente accompagnata dai 2 splendidi Polovers Anna e Mauro.

E naturalmente saluto e ringrazio Giovanna Dani, Console Onorario della Repubblica Ceca, alla quale spesso mi rivolgo per ricevere preziosi consigli.

Salutiamo e ringraziamo il Presidente del Consiglio Comunale di Firenze Luca Milani il quale, in rappresentanza della nostra Municipalità, consegnerà tra poco un importante riconoscimento al Sindaco Bakun.

Porgendo dunque il mio saluto e ringraziamento alle Eccellenze, alle Autorità civili, militari e religiose, agli autorevoli rappresentanti delle Istituzioni, Fondazioni ed Associazioni ed a voi Signore e Signori qui presenti per questa significativa celebrazione cedo la parola a S. E. l’Ambasciatore Anna Maria Anders. Grazie. +++++++
Chiamo sul Palco il Sindaco Wojciech Bakun, il Presidente del Consiglio Comunale di Firenze Luca Milani che consegnerà al primo cittadino di Przemysl un importante riconoscimento. Il Sindaco Bakun è accompagnato dalla Professoressa Anna Marx.

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Presentazione degli artisti

Daniel Kotlinski – basso baritono

proviene da Danzica dove ha studiato presso l’Accademia locale perfezionandosi successivamente in Italia all’Accademia Chigiana e alla Scuola di Musica di Fiesole. In gioventù è stato giornalista musicale e portavoce del sindacato “Solidarnosc”, e prigioniero politico nella Polonia comunista. La sua carriera di cantante ha avuto inizio a Firenze, dove ha debuttato nell’opera „Moses und Aron” di Schönberg diretta da Zubin Mehta.

Al Maggio Musicale Fiorentino si è esibito nella prima esecuzione italiana della versione scenica del „Berliner Requiem” di Kurt Weill. La sua attività di cantante si è interrotta per motivi di salute per diversi anni, durante i quali è stato impegnato come manager artistico internazionale. Ha collaborato con importanti istituzioni (ad esempio: Teatro Nazionale di Varsavia, Teatro alla Scala; Festival di Torre del Lago Puccini, Maggio Musicale Fiorentino, Ravenna Festival) e prestigiosi artisti (Krzysztof Penderecki, Plácido Domingo, Renato Bruson).

È esperto musicale della Fondazione Romualdo Del Bianco di Firenze; è stato il primo sovrintendente dell’Auditorium al Duomo nel capoluogo fiorentino. Ritornato al canto, durante gli anni 2010-2020 si è esibito in molte importanti istituzioni artistiche del mondo: a Pechino, Berlino, Bonn, Alicante, Firenze, Doha, Dresda, Jinan, Hangzhou, Nanchang, Parma, San Pietroburgo, Roma, Mexico City, Bad Kissingen, Martina Franca, Marsiglia, Monte-Carlo, Monaco di Baviera, Mosca, Praga, Salisburgo, Lisbona, Lucerna, Vaduz, Valencia, Varsavia, Vienna, Vilnius e New York. Primo artista polacco ad esibirsi alla Royal Opera House Muscat in Oman con La Scala, ha cantato al Teatro di Qatar per l’anniversario dell’Orchestra Nazionale creata da Lorin Maazel.

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In questo 2023 compie 40 anni di attività internazionale, motivo per il quale il Maestro ha deciso di festeggiare questo traguardo qui con noi che gli tributiamo un grandissimo applauso!

MARCO BALDERI – pianoforte

si è diplomato all’Istituto Musicale Luigi Boccherini di Lucca (pianoforte), al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze (direzione di coro, clavicembalo, organo) ed in seguito al Conservatorio Santa Cecilia di Roma (direzione d’orchestra).
Negli anni ‘80 collabora come assistente di celebri direttori come Claudio Abbado, Carlo Maria Giulini, Herbert von Karajan, James Levine, Zubin Mehta, Riccardo Muti, nei più importanti teatri europei, come il Teatro Comunale di Firenze, Teatro alla Scala di Milano e il Festival di Salisburgo.

La sua carriera di direttore d’orchestra lo ha portato presto a dirigere OVUNQUE in Europa, oltre ad Asia ed USA.
Ha diretto tra ITALIA, EUROPA ED USA, oltre 90 orchestre.
Con Daniel Kotlinski ha registrato un CD dedicato alle romanze da salotto italiane Dux/Naxos America 2019/2020, e anche un album CD „Sir Paolo Tosti & his fascinating World of Fin de Siècle” (2022) dedicato al Giubileo della Regina Elisabetta II, edito dalla Fondazione Romualdo Del Bianco e dall’Istituto Nazionale Tostiano di Ortona.

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Per celebrare la lunga amicizia con Daniel Kotlinski ed il suo 40° anniversario, lo accompagnerà al pianoforte in un programma straordinario.

Buon ascolto. GRAZIE – LA PAROLA AGLI ARTISTI!

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