Discorso del Presidente Emerito Paolo Del Bianco durante l’inaugurazione del Consolato Onorario della Repubblica di Polonia in Firenze
Discorso del Presidente Emerito Paolo Del Bianco durante l’inaugurazione del Consolato Onorario della Repubblica di Polonia in Firenze

Discorso del Presidente Emerito Paolo Del Bianco durante l’inaugurazione del Consolato Onorario della Repubblica di Polonia in Firenze

Di sotto pubblichiamo il discorso del Presidente Emerito Paolo Del Bianco dalla Fondazione Romualdo Del Bianco durante l’inaugurazione del Consolato Onorario della Repubblica di Polonia a Firenze:

Firenze 5 novembre 2021

Consolato Onorario
della Repubblica di Polonia in Italia

SALUTO

Paolo Del Bianco Presidente Emerito
della
Fondazione Romualdo Del Bianco

Con
il Presidente Carlotta Del Bianco
il Vice Presidente Caterina Del Bianco

e il
Presidente Onorario Mounir Bouchenaki

Eccellenza Ambasciatrice di Polonia in Italia, Anna Maria Anders, Console della Repubblica di Polonia in Italia Agata Ibek-Wojtasik, Autorità, Signore, Signori, Amici,

questo particolare momento è un’importante occasione per ricordare che quanto stiamo oggi celebrando ha radici lontane e consolidate,
e che grande è la nostra gratitudine verso la Polonia, gratitudine sempre affermata nelle varie occasioni ufficiali e, in particolare, in questo momento in cui il mio ruolo di Presidente è passato a Presidente Emerito,

il nuovo Presidente della Fondazione è Carlotta Del Bianco, con Vice Presidente Caterina Del Bianco, entrambe si uniscono a me in questo saluto.

Questo Consolato Onorario di Polonia, appena nato, si lega immediatamente al mondo polacco per la storia da noi vissuta in questi ultimi 30 anni e ben nota a Stefano Barlacchi sia per essere parte della famiglia sia per la sua partecipazione al Consiglio Direttivo della Fondazione con l’incarico di Consigliere per le relazioni con la Polonia.

Subito dopo la caduta del Muro di Berlino, la Georgia nel Caucaso ha acceso in noi la fiammella del desiderio di avviare in Firenze la creazione di opportunità di relazioni tra i giovani universitari dei Paesi dell’ex Blocco Sovietico e ex Unione Sovietica;

era un nostro sogno per avviare un’esperienza di relazioni internazionali, interpersonali tra giovani universitari prima uniti dalla forza della politica e che noi volevamo unire con la forza del “patrimonio culturale”: Firenze.

La stessa fiammella si sarebbe affievolita se, pochi giorni dopo il viaggio nel Caucaso, non fossimo stati invitati da amici in un viaggio per una prima conoscenza della Polonia: Cracovia e Varsavia.

I primi riferimenti furono:

a Cracovia

il Politecnico Tadeusz Koscziuscko con
. il Pro Rettore Ryszard Kozlowski,
– la Cattedra di Restauro della facoltà di Architettura in Kanonicza, con . il Preside Andrzej Kadluczka;
. la vice Preside Ewa Gyurkovich,
. il Vice Preside Kazimiersz Kusniersz
. Vice Preside Dariusz Kozlowski,
– l’Accademia delle Belle Arti Jan Matejko con
. il Pro Rettore Jan Pamula
. il Pro Rettore Jacek Cuprisz

a Varsavia

la facoltà di Architettura con
. il Preside Stefan Wrona e
. il Vice Preside Stephan Westrich

– l’ufficio turistico Polacco con

. il Direttore Ryszard Cetnarski e
. Romana Gudelis Przybyszewska:
con lei imparai che la lettura dei nomi polacchi è veramente difficile per noi italiani!

L’interesse da tutti loro riscontrato per il nostro invito, ospiti a Firenze, è stato palese e si è colta la fiducia e la volontà di sviluppo di futuri rapporti interculturali; ma mai avremmo potuto pensare ad un così intenso rapporto personale, familiare e di profondi sentimenti di stima, ma anche di affetto, rapporti che hanno portato, giorno dopo giorno, ad accrescere rispetto e fiducia in una intensa collaborazione per l’avvio di nuovi rapporti internazionali, la visione di nuove opportunità, la creazione ed attuazione di nuove iniziative.

Con Danzica

abbiamo esteso i rapporti al mondo della musica grazie al Professor Stanislaw Daniel Kotlinski di cui siamo particolarmente orgogliosi di essere amici, per la sua arte, per la sua grande nobiltà d’animo per la passione che lo anima nella vita professionale e privata,
per la sua grande sensibilità ed attenzione alle relazioni, fino nei loro minimi dettagli, riconducibili al raffinato piacere nel definire le sfumature per la migliore ospitalità o attenzione per l’amico, per l’ospite, ma anche per il vicino di posto, seppure sconosciuto.

Il Maestro Kotlinski, artista internazionale, manager di successo e docente di canto, ha portato la sua italianita` in Polonia e nel mondo; ma parte della sua Polonia l’ha portata in Italia, in particolare a Firenze, la citta` con la quale è` legato da molti anni tanto da rendelo un fiorentino ‘del Nord’.

Questa cerimonia è ancora un’occasione per ringraziarlo per aver collaborato spesso al mio fianco, anche nella progettazione dell’Auditorium al Duomo, per il suo Anfiteatro Andrzej Tomaszewski.
Di quell’Auditorium è stato il primo Direttore Artistico con il quale abbiamo sognato e realizzato varie iniziative come le sue masterclass e quelle con il grande Rolando Panerai e con l’amico Paul Esswood.
Daniel ci ha presentati artisti di fama mondiale come il grande Maestro Krzysztof Penderewski in una ristrettissima cena familiare con la sua Signora, a conclusione di una sua esibizione al Comunale, poi il Direttore d’orchestra Jacek Kaspszyk a Torre del Lago.

Chi conosce la Fondazione sa che è nata nel mondo del turismo, sa che ha sempre voluto esaltare la sinergia tra tre elementi
‘viaggio’, ‘accoglienza e ospitalità’ e ‘sito World Heritage’, in quanto la Compagnia alberghiera è nata a Firenze, il cui Centro Storico è nella lista del Patrimonio dell’Umanità dal 1982, come Cacovia, iscritta ancor prima, nel 78.

Da “Cracovia 2000” -del cui gruppo guida era riferimento il Prof. Andrzej Kadluczka- ci siamo sempre più orientati a lavorare sull’importanza del ‘patrimonio’ per l’ ‘incontro’, per la scoperta dei valori ‘dell’Altro’, come ci ricorda Kapusczinski;

da qui abbiamo visto sempre con maggior convinzione la responsabilità dei Siti Patrimonio, come Firenze e Cracovia, nel creare opportunità di dialogo tra i visitatori stessi e tra loro e i residenti: dunque il Patrimonio per l’incontro, per il dialogo, per una crescita della Comunità Internazionale in pacifica coesistenza e nel rispetto del pianeta Terra, come finalmente è stato esplicitamente enunciato nel G20 della Cultura dello scorso luglio.

Adesso consentitemi di ricordare con gratitudine le onoreficienze ricevute, sono tutte pubblicate in internet.

Chi ci conosce sa bene che noi le apprezziamo come testimonianze di quanto siamo riusciti a fare assieme agli Amici Polacchi e non certo allo scopo di esaltare la fondazione, quindi le ricordiamo semplicemente per ricordare con gratitudine chi ci ha accompagnati in questa esperienza: le Università, le Accademie e le Istituzioni che, consentendoci di creare e condurre questi incontri dei giovani polacchi con i giovani di altri paesi della ex Unione Sovietica e Blocco Sovietico, ci hanno consentito di sperimentare e dimostrare quanto il ‘viaggio’ e ‘il Patrimonio Culturale’, nel nostro caso, Firenze,

– fossero catalizzatori di culture diverse,
– attivassero inconti tra i giovani: il ‘domani’
– avviassero un esercizio di comunicazione e conoscenza interpersonale per costruire rapporti di amicizia e, forse, nel tempo, un’auspicata comprensione,

– favorissero la conoscenza e il senso di rispetto per la diversità culturale.

In altre parole “il patrimonio”, “il viaggio” e “l’incontro” con ‘l’altro’ per contribuire alla pace nel mondo HERITAGE for BUILDING PEACE, questo è il nostro Appello presentato in Manama 2018 e a Baku 2019, quindi il patrimonio per un viaggio ben oltre i servizi e i consumi, il viaggio per conoscere il patrimonio, le conoscenze locali, il saper fare dei luoghi, per una crescita dell’umanità in pacifica coesistenza, una globalizzazione ‘umana’, non solo economica, e proprio con i giovani.

In pandemia è stato quindi definito un programma quinquennale per portare a Firenze nel 2025, 300, forse ancor più “Luoghi ParlantiTM” da ben 100 paesi dei 5 continenti e la Polonia dovrà essere ben rappresentata da Zakopane a Danzica e il Consolato Onorario di Polonia sarà determinante in questi eventi annuali di presentazione delle espressioni culturali della Polonia !

Tali riconoscimenti ed onoreficienze sono dunque utili sia per conoscere l’ambiente in cui il Console Onorario Stefano Barlacchi è cresciuto, vivendo l’ambiente che li ha ideati e gestiti e di cui poi ha fatto anche parte;
. sia per ricordare le bellissime testimonianze di questi indimenticabili anni, quasi trenta.

Ne cito alcuni:

Varsavia, 7 Ottobre 2015
Medaglia di argento “Distinguished Culture Gloria Artis”, dal Ministto per la Cultura e Patrimonio Nazionale di Polonia, Piotre Zuchowski

poi ancora
Varsavia, 23 Giugno 2015
Medaglia celebrativa il 100° anniversario dell’Università Tecnica di Varsavia “Gloria Artis Medal”, sempre dal Ministro per la Cultura e Patrimonio Nazionale di Polonia, Piotre Zuchowski

Varsavia, 6 Dicembre 2013
Premio Jan Zachwatowicz “per i risultati eccezionali nella ricerca e nella conservazione dei monumenti”; e, a conclusione della ceriomonia, l’ulteriore dono di disegni del Professore Jan Zachwatowicz, ricevuti dalle sue due figlie, per mano del regista Andrzej Witold Wajda.

Cracovia, 20 Settembre 2007
Medaglia “Honoris Gratia” dalle mani del SIndaco di Cracovia, Prof. Jacek Majchrowski in
“Riconoscimento dei grandi meriti per lo sviluppo della scienza e della cultura della nostra città”

Firenze, 2 Marzo 2002 Salone Duegento
“In riconoscimento del prezioso contributo alla diffusione della cultura polacca viene conferito ‘L’Ordine al Merito Culturale’ n° 565/2002 Varsavia 14.02.2002”, conferito dal Ministro della Cultura, per conto del Governo della Repubblica di Polonia per mano dell’Ambasciatore della Repubblica di Polonia in Italia, H.E. Michal Radlicki.

Sono tutti riconoscimenti per i rapporti sviluppati grazie alla collaborazione con:
– gli Ambasciatori Michal Radlicki, Wojciech Ponikiewski, Tomasz Orlowski e adesso l’ambasciatrice Anna Maria Anders il cui cognome riscalda sempre il cuore degli italiani
– i già citati pro Rettori e Presidi e docenti, ma desidero ricordarne altri ancora:

A Cracovia

– i rettori e prorettori Kazimirez Flaga, Rychard Chrzanowski, Kazimirez Furtak, Andrzey Bialkiewicz
– il già citato Sindaco prof. Jan Majchrowski per il quale abbiamo lavorato, su suo invito, per la conclusione del gemellaggio Firenze/Cracovia,

il Vice Sindaco Tadeusz Tzmiel per la conclusione del Memorandum di collaborazione con Cracovia e per il dono della Fondazione a Cracovia del busto di marmo di Carrara raffigurante Galileo Galilei al Museo della Scienza . Il Direttore del Centro di Cultura Internazionale Jacek Purcla il Direttore del Wavel prof. Jan Ostrowski

A Bydgoszcz

Krzysztof Sikora Rettore dell’Università di Economia WSH

A Wroclaw

il Preside Tadeusz Wieckowski . il Pro Rettore Jerzy Jasienko

A Lublin

il Rettore Kacejko Piotr

A Torun

il Sindaco Michal Zaleski
il Rettore Romuald Dziewienski

A Wislica

il Sindaco Jaroslaw Jaworski

A Roma

le Direzioni dell’Istituto Polacco Elżbieta Jogałła,

Małgorzata Furdal, Jarosław Mikołajewski.

Ricordo gli artisti
Stefan Dousa, Jan Pamula, Jacek Cupris, Ewa Kutermak Madeij a Cracovia Mieczislaw Zyomeck a Torun, Igor Mitoraj a Pietrssanta
e mi scuso con tutti coloro che ometto di ricordare, che non sono meno importanti, ai quali non siamo meno legati, anche affettivamentte, ma sono veramete tanti, per noi parimenti importanti, amici indimenticabili, che hanno contribuito a costruire non solo la Fondazione, ma anche la nostra vita, per quasi 30 anni !

Quindi il nostro è un ringraziamento sempre crescente verso la Polonia e gli Amici polacchi, che in questi anni ci hanno dato l’opportunità di capire, di fare, di essere, di crescere nelle relazioni internazionali giunte a 111 paesi nei cinque continenti fino a partecipare ad eventi significativi come al Comitato del Patrimonio Mondiale di UNESCO . nel 2017 a Cracovia, come osservatori, poi come relatori con il nostro Appello alla Comunità internazionale HERITAGE for BUILDING PEACE, il Patrimonio per la Pace nel 2018 in Bahrein e nel 2019 a Baku.

***

Il Presidente Emerito della Fondazione che vi parla, la cui gestione è stata dal 1989 al 2021, nel ricordare questi nomi ed accennare a fatti ed eventi è molto lieto di avere idealmente al suo fianco anche

il Presidente Onorario della Fondazione Romualdo Del Bianco-Life Beyond Tourism, Mounir Bouchenaki

con la sua esperienza di un’intera vita in alte cariche nel mondo della Conservazione del Patrimonio, in particolare in UNESCO;
fu proprio il Prof. Tomaszewski, il mio fratello maggiore Andrzej, a presentarmi al Direttore Mounir Bouchenaki, suo successore nella Direzione di ICCROM.

Alla memoria del Prof. Andrzej Tomaszewski abbiamo dedicato l’Anfiteatro dell’Auditorium al Duomo nel 2011, in una grande cerimonia alla presenza dell’Ambasciatore Polacco a Roma e di alte Autorità, Colleghi e Amici venuti appositamente dalla Polonia come allora il

– Vice Ministro per la Cultura e Conservatore Generale della Repubblica di Polonia, Piotr Zuchowski,
– Malgorzata Rozbiczka Direttore del Comitato Nazionale del Patrimonio di Polonia a Varsavia e tanti, tanti altri ancora in una bella cerimonia in ricordo di Andrzej.

Ma non possiamo non ricordare che grazie agli amici della Cattedra di Restauro a Cracovia, in Kanonicza, per merito di Padre Josef Novobilski, Direttore del vicino Museo dell’Arcidiocesi -ove siamo stati ospitati due volte- dopo essere stati ospiti la notte del 12 febbraio al Dom Polski, via Cassia 1200, -oggi Dom Polski Giovanni Paolo II- la mattina di domenica 13 febbraio 2000, alle ore 7,00, abbiamo potuto partecipare, riservatamente, alla SS Messa celebrata nella Cappella privata di SS Giovanni Paolo II.

Nell’ultima nostra voluminosa pubblicazione del 2020, in piena pandemia, una bella foto presenta tutto il bellissimo gruppo di Cracovia nella sala della Biblioteca di Sua Santità, con Lui al centro !
Grazie Padre Josef Novobilski.

***

Queste consolidate relazioni hanno portato a concretizzare un solido rapporto con l’Associazione della comunità Polacca a Firenze con la sua Presidente Maria Scarlini Gratkowska; quindi nel 2005, con Nardini Editore, abbiamo pubblicato la ricerca che Luca Bernardini ha svolto su nostro incarico “I Polacchi a Firenze“ in tre lingue, con l’aiuto del Gabinetto Vieusseux, foto di Massimo Agus e direzione editoriale dell’insostituibile amico Maurizio Bossi.

Non dimentichiamo tra le tante altre
– la bellissima mostra Firenze Cracovia un comune retaggio architettonico, – la mostra del 180° della Accademia di Belle Arti Jan Materiko organizzata all’Archivio di Stato di Firenze, con l’eccezionale impegno del Pro Rettore, l’amico Jacek Cuprisz
– la Conferenza e Mostra sull’eccezionale Opera di Consolidamento della Torre di Pisa da parte del Comitato Internazionale con visita fino alla sua sommità, iniziativa direttamente condotta per la Fondazione dal Presidente il professor Michele Jamiolkowski cui erano stati affidati i delicatissimi lavori in un momento in cui si temeva il peggio, per la famosa Torre.

***
– che la Fondazione Romualdo Del Bianco è membro del Comitato Nazionale

ICOMOS Polonia.

– che per volontà di Andrzej Tomaszewski, Firenze e la Fondazione sono sede del Comitato Scientifico Internazionale ICOMOS “Teoria e Filosofia della Conservazione e del Restauro” di cui Tomaszewski è stato il primo Presidente, eletto nel 2005 a Xi An in Cina.

Andrzej era sempre solito dire: “la conservazione deve parlare italiano!”. Oggi il Presidente di tale Comitato, dopo il filosofo austriaco Wilfried Lipp, è ancora polacco, è il Prof. Boguslaw Szmygin di Lublino.

Pare opportuno far sapere

Un’ultima nota :
E’ nostro piacere fare dono ai presenti del primo volume pubblicato dalla Fondazione nel 2006, degli Atti del Comitato Teoria e Filosofia della Conservazione e del Restauro, con la foto del Prof. Andrzej Tomaszewski.

Scusatemi per il lungo intervento,
ma la Polonia è veramente parte della vita della nostra famiglia, quindi anche del Console Onorario Stefano Barlacchi.

Foto: Aleksandra Krol Seghi

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