Varsavia: Inaugurazione della mostra di Giovanna Silva con la presenza del Consolato Onorario di Firenze e Toscana
Varsavia: Inaugurazione della mostra di Giovanna Silva con la presenza del Consolato Onorario di Firenze e Toscana

Varsavia: Inaugurazione della mostra di Giovanna Silva con la presenza del Consolato Onorario di Firenze e Toscana

Il 24 luglio alle ore 18.00 nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia si e’ svolta l’inaugurazione della mostra di Giovanna Silva intitolata Borderline Modernity. La sua arte esplora l’architettura e la città sia moderna che contemporanea in Sicilia e Polonia. Le fotografie dalla Sicilia si possono vedere nell’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, invece quelle italiane nelle sade della Fondazione Archeologia Fotografii di Varsavia.

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All’inizio ha preso la parola l’Ambasciatore Italiano a Varsavia Luca Franchetti Pardo.

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L’arista siciliana ha raccontato del suo progetto.

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Hanno parlato anche i curatori della mostra: Pietro Airoldi e Izabela Anna Rzeczkowska-Moren.

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Alla fine ha preso la parola Kamila Kobus, vicedirettore della Fondazione Archeologia Fotografii di Varsavia.

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Di sotto il suo discorso:

Gentili Signore e Signori,
Cari Ospiti,

A nome della Fondazione Archeologia della Fotografia, ho il grande onore e il piacere di darvi il benvenuto all’inaugurazione della mostra “Borderline Modernity” di Giovanna Silva, un’eccezionale fotografa italiana il cui lavoro esplora e interpreta da anni con sensibilità il paesaggio architettonico europeo.

Questa mostra è un progetto unico, che collega due luoghi geograficamente distanti: la Sicilia e la Polonia. Questa coppia insolita è unita dall’esperienza comune della modernizzazione del dopoguerra, che ha lasciato il segno non solo sul tessuto urbano, ma anche sull’identità sociale e culturale.

Come Fondazione la cui missione è tutelare e promuovere il patrimonio fotografico, siamo lieti di partecipare a questa iniziativa internazionale. Siamo lieti che le fotografie di Giovanna Silva possano essere esposte contemporaneamente in due luoghi: qui, presso l’Istituto, e presso la nostra sede centrale di Chłodna 20, dove le fotografie dell’artista italiana sono affiancate a fotografie storiche di artisti polacchi: Maria Chrząszczowa, Maciej Musiał, Tadeusz Sumiński e Antoni Zdebiak. Questo ci permette di osservare come la percezione della stessa architettura sia cambiata nel corso dei decenni.

Ringraziamo di cuore i curatori della mostra – Pietro Airoldi e Izabela Anna Rzeczkowska-Moren – per la loro visione, passione e intuizione, che hanno saputo unire prospettive, storie e contesti diversi. È grazie al loro lavoro che il progetto ha acquisito una coerenza e una profondità così forti.

Ringraziamo di cuore anche Giovanna Silva per la sua presenza, per la fiducia che ha riposto in noi e per il racconto fotografico, che non è solo documentazione, ma ci spinge anche a riflettere su cosa fosse la modernità e cosa sia oggi.

Ringraziamo l’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia, in particolare la Dott.ssa Ilaria Taddeo, e tutto il team di produzione per averci invitato a collaborare e per aver creato lo spazio in cui questa mostra ha potuto svolgersi.

Ringraziamo inoltre il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, grazie al quale il progetto ha potuto essere realizzato, e l’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia per il loro supporto nelle successive iterazioni del progetto.

Non possiamo dimenticare i nostri partner: il gruppo :AFTER, la Fondazione Studio Rizoma e le visual identity designer Olivia Lynk e Maria Teresa Daniele, per il loro straordinario senso della forma e del contesto.

Stasera per noi non è solo una celebrazione della fotografia, ma anche la prova che la collaborazione internazionale può dare vita a progetti emozionanti.

Grazie per la partecipazione e vi invito a visitare la mostra.

Dopo la parte ufficiale i presenti sono stati invitati al piccolo rinfresco.

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All’inaugurazione eravamo presente anche noi.

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Insieme all’Ambasciatore Italiano a Varsavia Luca Franchetti Pardo

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Foto e video Aleksandra Krol Seghi.